Canto la Bellezza

Inno delle scolte di Assisi

Squilla la tromba che già il giorno finì,
già del coprifuoco la canzone salì
su scolte alle torri guardie armate olà
attente, in silenzio vigilate.
Attente o scolte, su vigilate.

O nostri santi che in cielo esultate,
vergini sante gloriose e beate,
noi v’invochiam, questa città
col vostro amore salvate.

Contro il nemico che l’anima tiene,
contro la morte che subita viene, in ogni cuor
sia pace e bene, sia tregua ad ogni dolor.
Pace!

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Le sentinelle del XIV secolo, sul far della sera dalle torri di Assisi, intonavano il loro inno: l’Inno delle Scolte (le sentinelle appunto).
È diventato inno del coro perché è un invito a vigilare e un atto di affidamento al contempo.
Anche oggi sono necessari questi due atteggiamenti.
La battaglia più grande nella quale in questi tempi siamo investiti è perché l’uomo non abdichi all’uso della ragione.
È ragionevole in questa lotta affidarsi ai volti e ai luoghi in cui ancora brillano verità e bellezza.
In questi luoghi noi tutti, e ogni uomo, possiamo vivere una vera esperienza educativa perch* si compia il nostro desiderio di bene e di definitività.

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Marco Voli Deo Gratia Si Quid Est